INAF, SISSA E UNITS al centro del successo della missione ESA “EUCLID” partita da Cape Canaveral
INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e l’Università degli Studi di Trieste rendono possibile una delle missioni più ambiziose dell’Agenzia Spaziale Europea, dedicata allo studio di materia ed energia oscure mediante il satellite Euclid. Il lancio, fissato per il 1° luglio alle ore 17.12, ora italiana è stato un successo, con il satellite correttamente posizionato in orbita e il vettore rientrato a terra. Altra particolarità infatti della missione ESA è stato l’utilizzo del vettore Falcon 9 della SpaceX, il primo da parte dell’agenzia spaziale europea. Euclid ha iniziato la sua missione dalla rampa di lancio di dalla base spaziale di Cape Canaveral, in Florida, per raggiungere il punto di Lagrange L2, dove potrà rimanere stazionario per i prossimi mesi.
Ai partner SiS FVG affidato un ruolo da protagonisti nello sviluppo di algoritmi di analisi tecnici e scientifici e nell’interpretazione dei dati. Carlo Baccigalupi della SISSA racconta lo scopo scientifico di Euclid: “la ricostruzione della mappa quadri-dimensionale di circa metà dell’Universo osservato che sarà possibile ottenere grazie ai dati raccolti da Euclid rappresenterà una pietra miliare per la cosmologia di precisione. I dati permetteranno, per la prima volta, un collegamento diretto con la radiazione cosmica proveniente dal Big Bang, che nell’attraversare le strutture osservate da Euclid acquisisce “impronte” importantissime e misurabili sulle misteriose proprietà fisiche della materia e dell’energia oscura. La rete fortemente connessa e coordinata fra gli istituti scientifici dell’area di Trieste rappresenta una parte rilevante della collaborazione per il segmento di Terra della missione e per la correlazione con i dati dalla radiazione cosmica presi da altri strumenti, come Planck nello scorso decennio e, ora, il Simons Observatory.”
“Nei mesi successivi al lancio qui a Trieste riceveremo i primi dati e finalmente potremo eseguire le migliaia di righe di codice che sono state sviluppate dai ricercatori per calibrare e analizzare scientificamente le immagini riprese da Euclid” commenta soddisfatto Andrea Zacchei dell’INAF-OATs, responsabile del segmento di Terra che ha in carico l’analisi dati sino alla loro pubblicazione sul sito dell’ESA e le operazioni degli strumenti. E aggiunge: “l’INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste ospita uno dei Science Data Centre di Euclid dedicato allo sviluppo ed esecuzione degli algoritmi necessari all’analisi dati. Ci aspettano sei anni di osservazioni e una grande quantità di dati che saranno una miniera d’oro per l’astrofisica mondiale e aumenteranno la nostra conoscenza dell’Universo. Ancora una volta la collaborazione tra l’INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste, l’Università di Trieste e la SISSA è essenziale per la buona riuscita della missione Euclid, come fu per la missione Planck”.
“L’Università degli Studi di Trieste ha la responsabilità delle operazioni dei due strumenti scientifici che sono il cuore della missione Euclid. Le operazioni consistono in serie di esposizioni scientifiche, potremmo paragonarle a delle foto molto sofisticate, ripetute migliaia di volte durante i sei anni di durata della missione. Dovremo monitorare il comportamento degli strumenti su base giornaliera al fine di ottimizzare tutto il sistema. Cresceremo insieme a Euclid!”, spiega Anna Gregorio di UniTS.
Un risultato frutto dell’eccellenza delle competenze e delle strumentazioni dei partner SiS FVG, che getta le basi per una conoscenza maggiore del cosmo e di una sempre più salda relazione fra i membri del Sistema regionale.